venerdì, settembre 19, 2008

L'ETERNO E IL MUTEVOLE

E fissare il mare
come si fissa la malinconia
come si fissa una donna nuda
come si parla con parole mute e sottili
all'amore con l'amore
fissare l'orizzonte dove la frontiera
è un battito di ciglia
come si fissa il passato
e il volo del gabbiano
che dal passato torna
a sprezzare le mie vele immaginarie
e le onde
fissare la memoria
come si fissa un amore
che per mille anni ha donato le sue rose
e il suo corpo risplende di luce di luna
come le colline di questi luoghi d'infinito
che generazioni di uomini hanno plasmato
ad uso di figli benedetti dal lavoro
anime contadine, falchi, fagiani e storni
vento sibillino, freddo di neve
e di preghiere millenarie per gettare via l'inverno
e poi la primavera e l'amore finito
e l'amore ritrovato
la musica
la spiaggia vuota dove saranno approdati
popoli migranti
dove si saranno fermati
popoli di amanti
tutti a succhiare vita
e i miei occhi sempre troppo lucidi
ma che sanno guardare
si sanno dissetare
si sanno innamorare
sanno quando schiudersi

1 commento:

Anonimo ha detto...

pelle d'oca!
Leggendola, non so perchè forse le associazioni di alcune parole, mi è venuta in mente Ongii dei CSI, la conosci? Ascoltala.