lunedì, marzo 05, 2007

Giornata senza una definizione L'esame è andato così così, vabbè. Qua bisogna mettersi sotto con ritmi da catena di montaggio con 2 ore di straordinari. Non che queste settimane non l'avessi fatto, ma evidentemente non basta, o meglio, è bastato solo per metà esame. Per l'altra metà se ne riparla a maggio. Insieme ad un altro, l'ultimo, e la tesi. Bene. Dopo questa mattinata mediocre passo a prendere mia nonna, in trasferta dai suoi fratelli che vivono vicino Fermo, dove si trova la mia Facoltà (poi che più che una facoltà sia un handicap e un altro discorso...). C'è mio zio, suo fratello, uomo di campagna e pescatore. E' incazzato come una iena perché a Porto San Giorgio "quilli che c'ha li sordi comanna sembre, non g'è gnende da fa'". Hanno iniziato a fare le multe ai pescatori da quando questi signori dotati di yacht si sono comprati una parte del molo, l'hanno rimessa a nuovo, e non vogliono che si passi da lì per andare a pescare da tutt'altra parte, dove nessuno romperebbe loro i coglioni. Ma questi briatore (con iniziale volutamente minuscola) dei poveri hanno fastidio che si passi sulle loro mattonelle bicolore nuove di zecca. Così, gente che pesca lì da trent'anni senza nulla a pretendere, come direbbe Peppino, se non di portarsi a casa quattro cefali, farseli arrosto e godersi gli ultimi anni di vita, si ritrova sfrattata. Son cose che mi fanno girare i coglioni. E io non sono uno che difende i vecchi in quanto tali, chi mi conosce lo sa. Se ne vadano affanculo, i briatorini. Come se Porto San Giorgio fosse la Costa Smeralda...

Nella foto il molo di Porto San Giorgio. Senza yacht, come piace a me.

giovedì, marzo 01, 2007

PETIZIONE CERTIFICATA DA MEDICI SENZA FRONTIERE. SOTTOSCRIVETE PLEASE...

Da www.beppegrillo.it :

Il costo della vita

Il governo Prodi è moroso, non paga le medicine per aids, tbc e malaria. Aiuti umanitari sottoscritti con l’Onu. Come il governo precedente del resto. Promesse da italiani.Senza farmaci si muore. Chi non può pagarli muore. Le nazioni povere muoiono. Il Wto approva. Le case farmaceutiche, capofila la Glaxo, incassano. I Governi ricchi assistono.Io non capisco. La ricerca costa. Le società farmaceutiche devono spesarla. Anche guadagnarci (quanto?). Ma assistere alla morte di 30 milioni di africani di aids è un crimine contro l’umanità. Punto e basta. Non ci sono discussioni.A cosa c..o servono l’Onu e i Governi se non sanno affrontare i disastri umanitari? Non fanno nulla per l’opposizione delle aziende che hanno il monopolio della produzione dei farmaci. Che detengono la proprietà dei brevetti per 25 anni. Una generazione. La vita di una parte dell’umanità vale meno di un brevetto. Si nega l’autoproduzione dei farmaci, come è avvenuto in Sudafrica per l'aids. Meglio un buon budget e tanti cadaveri. Il budget della morte. Piero Ricca ha intervistato l'europarlamentare Vittorio Agnoletto.

Questa invece è la petizione certificata da Medici Senza Frontiere, gente che il culo non lo tiene attaccato alle poltrone, anzi:

PRIMA LA VITA, POI IL PROFITTO - APPELLO DI MEDICI SENZA FRONTIERE

Nel 2001 alcune case farmaceutiche intrapresero una causa contro il governo sudafricano, nella persona di Nelson Mandela, "colpevole" di acquistare i farmaci anti-AIDS in Thailandia a 300 dollari annui pro capite anzichè a 10.000. Tale causa fu poi ritirata sotto la pressione dell'opinione pubblica. Ora ci risiamo. Medici Senza Frontiere denuncia che la compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perchè permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se Novartis vincerà la causa, che inizierà alla fine di gennaio, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili. Pare infatti che non tutti nel terzo mondo possano permettersi di spendere cifre da capogiro per curarsi. Crediamo che tutto ciò non sia giusto. Per saperne di più: www.msf.it C'e' una raccolta di firme in corso, per chiedere a Novartis di rinunciare all'azione giudiziaria. E online all'indirizzo:
http:// www.msf.org/petition_india/italy.html Hanno già firmato circa 200.000 persone, ma dobbiamo essere molti di più. Vi chiediamo di firmare e di fare girare questo appello ai vostri amici. E' un piccolo sforzo, ma può significare molto. Per noi significa che qualche volta la logica del profitto dovrebbe fermarsi, almeno di fronte alla vita umana.

Grazie

Questo lo aggiungo io: datevi da fare gente. Le case farmaceutiche sono i nuovi serial killer. Se si può fermiamoli.