venerdì, maggio 09, 2008

Elisir

Avere le mani in grado di prendere
le cose a cui nessuno può arrivare
mani di bimbo
piccole e fredde di sole
avere te che non conosco
che mi cammini nel sangue.
In un buio di sguardi indecisi
sorrisi
e mezze lacrime
avere l'alba da toccare nel letto
e un passo
da portare su strade immacolate
di ghiaia ed estate.
Avere sete
e sudore
da vendere al cielo plumbeo
nero di promesse e tentazioni.
Avere suoni
da gridare
come raggi di tempesta
come grida l'acqua
resta
un pezzo di corpo da leccare
fino a non avere più fame.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Splendida!!! Gli ultimi tre versi sono eccezionali