venerdì, maggio 16, 2008

Meriggio

Una donna un volto
segnato dal passo marziale dei cucchiaini
in un caffè
siede
sorridendo (burlando(si) il (del) suo stesso sorriso) ad un conoscente
Oh dama di corte!
A cosa rivolgi lo sguardo del tuo cervello?
Quale cadavere in decomposizione
galleggia nella tua tazza di tè?
E nei tuoi gesti lenti?
I tuoi occhi parlano.

1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Davvero belle (non solo questa ma anche quelle precedenti che commento qui comulativamente)

Si nota (almeno io che ti conosco da tempo) una profonda crescita nelle liriche che scrivi e soprattutto nell'accostamento delle parole e nelle sensazioni che evochi in chi ti legge. Bravo.

Ciao Matteo :-)))
Daniele