Giornata senza una definizione L'esame è andato così così, vabbè. Qua bisogna mettersi sotto con ritmi da catena di montaggio con 2 ore di straordinari. Non che queste settimane non l'avessi fatto, ma evidentemente non basta, o meglio, è bastato solo per metà esame. Per l'altra metà se ne riparla a maggio. Insieme ad un altro, l'ultimo, e la tesi. Bene. Dopo questa mattinata mediocre passo a prendere mia nonna, in trasferta dai suoi fratelli che vivono vicino Fermo, dove si trova la mia Facoltà (poi che più che una facoltà sia un handicap e un altro discorso...). C'è mio zio, suo fratello, uomo di campagna e pescatore. E' incazzato come una iena perché a Porto San Giorgio "quilli che c'ha li sordi comanna sembre, non g'è gnende da fa'". Hanno iniziato a fare le multe ai pescatori da quando questi signori dotati di yacht si sono comprati una parte del molo, l'hanno rimessa a nuovo, e non vogliono che si passi da lì per andare a pescare da tutt'altra parte, dove nessuno romperebbe loro i coglioni. Ma questi briatore (con iniziale volutamente minuscola) dei poveri hanno fastidio che si passi sulle loro mattonelle bicolore nuove di zecca. Così, gente che pesca lì da trent'anni senza nulla a pretendere, come direbbe Peppino, se non di portarsi a casa quattro cefali, farseli arrosto e godersi gli ultimi anni di vita, si ritrova sfrattata. Son cose che mi fanno girare i coglioni. E io non sono uno che difende i vecchi in quanto tali, chi mi conosce lo sa. Se ne vadano affanculo, i briatorini. Come se Porto San Giorgio fosse la Costa Smeralda...
Nella foto il molo di Porto San Giorgio. Senza yacht, come piace a me.
1 commento:
quoto e straquoto.
tieni duro, dai, che manca una manciata di mesi e poi è finita :)
I miei complimenti per il mezzo esame andato bene ;):***
marinella
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