Stupenda poesia di Morena (vedi link) . Inebriatevi.
Angeli piovono dal cielo
Angeli piovono dal cielo,
germogliano subitanei con un singulto di fango
dalla terra nemica rinascono senz’ali libere.
Senza voce se non un canto,
vagano per le strade d’asfalto
trascinando esili piedi scalzi,
caviglie troppo gentili per questo duro suolo
le braccia distese in un tenace abbandono,
le mani addormentate in un esangue ricordo.
L’inverno gela sulle palpebre sottili,
l’occhio vaga sperduto sopra l’alba deserta
dove nessun rumore o voce o respiro o lamento
si leva senza un fremito.
Nessun luogo in cui giungere camminando,
nessuna presenza da incontrare avanzando,
solo distesa indistinta d’umana solitudine,
macerie di rabbia,
muri invalicabili d’odio.
Angeli precipitano dalla terra,
come soldati piumati,
il sole rigato di sangue emana luce rossastra.
Senza voce se non un pianto,
sentono il sale bruciare le ferite scapolari,
imbracciano un fucile di garofani,
i fianchi ossuti cinti di petali appuntiti,
intonano requiem sui cimiteri viventi,
tengono a bada il nervo dell’azione,
dominano la scintilla dell’indignazione.
La sordità del cuore permea ogni emozione,
dopo la prima stretta di terrore e sdegno,
l’indifferenza pianta radici.
Confusione di guerre e violenza e
pianti di bambino e di donna,
e di occhi spalancati di fame,
e di gabbie ringhianti e terre violate,
unica agghiacciante sinfonia distinta ormai.
Pochi occhi dall’innocenza selvaggia
distinguono ancora gli angeli erranti,
d’amore folle e sognante traboccano,
come calici di vino,
inebriano per farsi dimenticare.
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