martedì, ottobre 03, 2006

Ode al corpo smembrato

Ricordi quando correvi su per campi incolti
rincorrendo lucertole di vita?

Eravamo soli.

Quando l’oro solare sfavillava di mattina
e tu, con occhi vergini, salutavi quel fulgore,
distratto e inconsapevolmente annichilito…

Ricordi quando un canto muto ti travolse,
bieco e sfuggente
tra le corde di un pomeriggio caldo di mistero?

Soli.
Soli come lucciole lontane.
Soli come un eremo, catartico e vile.
Soli d’estate.
Soli come coralli braccati.

Con la paura dell’antropofagia del mondo.

Soli e completi di noi…

1 commento:

jumbolo ha detto...

complessa
linguaggio alto
bravo